Psicologo Psicoterapeuta Cagliari, San Gavino Monreale, Sanluri

La sindrome da corridoio

Con l’introduzione del D.lgs 81/2008 è stato introdotto lo studio obbligatorio della cosiddetta sindrome da corridoio all’interno dei contesti lavorativi. Per l’Ispesl (Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro) la sindrome da corridoio e' la non capacità di distinguere tra la sfera lavorativa e la sfera della vita privata. "Nel contesto di vita contemporanea - si legge nell'opuscolo - si sono annullati i filtri che gestivano le singolarità del quotidiano lavorativo e di quello privato. Si è creato un corridoio senza soluzione di continuità tra gli stimoli propri dell'ambiente di lavoro e quelli della vita privata. Sempre più spesso quindi la famiglia genera o amplifica le tensioni fisiche, emotive e comportamentali restituendole al contesto lavorativo in un ciclo autogenerante". La conseguenza è che di fronte a normali stimoli lavorativi la soggettività individuale risultano a rischio di scompensi biologici e comportamentali. Gli psicologi da anni studiano questa sindrome sia dal punto di vista clinico (effetti sull’individuo) che dal punto di vista laburistico (effetti sull’organizzazione e sul lavoro).

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