E' possibile una psicoterapia online?

 

La consulenza psicologica e la psicoterapia online sono sempre più diffuse e rivolgersi a professionisti che lavorano cogliendo anche le potenzialità di internet è una scelta di un sempre maggior numero di pazienti.

La popolarità di questa opportunità è molto aumentata nel corso degli ultimi dieci anni. All’inizio l’unica possibilità efficace di interazione online era offerta quasi unicamente da Skype, mentre oggi il numero di piattaforme disponibili si è moltiplicato (Whatsapp, Facetime, etc.), rendendo davvero molto più semplice effettuare consulti e sedute online con uno psicologo. Tuttavia, ancora oggi un discreto numero di persone prova timore o diffidenza verso la consulenza psicologica online e, a dire il vero, anche un certo numero di colleghi fa fatica ad includere l’online tra le modalità disponibili per raggiungere professionalmente un maggior numero di persone.

 

Ma la psicoterapia online è soltanto una moda del momento o può effettivamente funzionare?

 

I vantaggi della psicoterapia online su Skype

In un’era digitalizzata come la nostra, è senz’altro utile e benefico che le tecnologie accorrano in soccorso delle persone che attraversano un disagio e soffrono. Ad esempio, da diverso tempo si cerca di applicare le tecnologie di interazione a distanza nelle cure mediche – la cosiddetta telemedicina – con risultati eccellenti sia in termini di efficacia che di efficienza, soprattutto nei paesi culturalmente più evoluti e tecnologicamente più avanzati. In questo caso, nessuno o quasi mette in dubbio le opportunità che internet offre nel campo della cura. Allo stesso modo, software o social network come Skype, Whatsapp, Facebook Messenger e tutte le applicazioni simili che permettono di chiamare e videochiamare senza costi, in modo semplice e immediato, in qualsiasi parte del mondo, possono effettivamente essere messe a servizio della psicoterapia, senza alcun tipo di rischio e senza che venga meno l’efficacia dell’intervento terapeutico.

 

Ci sono persone che effettivamente sentono il bisogno dello psicologo ma soffrono di disturbi fobici che rendono molto difficile fare pochi passi fuori casa. 

 La consulenza online via Skype può aiutare a creare la relazione iniziale necessaria a rassicurare il paziente e a permettergli di superare l’ansia sociale, uscendo finalmente dalla sua zona di comfort. In questo caso, un atteggiamento rigido che non offre mediazioni da parte del professionista sarebbe controproducente e costringerebbe la persona a rinunciare ad un percorso di cura. In generale, costrizioni, forzature e rigidità mal si conciliano con la cura psicologica e la relazione psicoterapeutica. 

 

Un esempio molto attuale di quali possano essere i vantaggi di una moderna “telepsicologia” riguarda il fenomeno degli Hikikomori, quei ragazzi per lo più adolescenti che scelgono di isolarsi e confinarsi quasi sempre nella loro stanza, abbandonando ogni tipo di partecipazione alla vita sociale. Si tratta di un fenomeno in stretta relazione con i livelli di competitività presenti in una società e in forte crescita anche nel nostro paese. Ogni intervento terapeutico o riabilitativo che costringa il ragazzo ad uscire di casa – magari forzato dai genitori – è in genere destinato a fallire, mentre da tempo in Giappone, che è la patria degli Kikikomori, si sta applicando con successo il trattamento telepsicologico e telepsichiatrico, con risultati molto incoraggianti. 

Un altro caso in cui la psicoterapia a distanza può essere l’unica modalità possibile per usufruire di cure psicologiche, riguarda i pazienti che soffrono di patologie fisiche, sia permanenti che transitorie, che rendono difficili se non impossibili gli spostamenti, come ad esempio disabilità motorie o sensoriali gravi, oppure che sono allettati per diverse cause

Le disabilità o alcune malattie croniche e altamente invalidanti hanno impedito per molto tempo alle persone che ne sono affette di usufruire di percorsi psicologici volti al miglioramento della loro qualità di vita o al potenziamento delle loro possibilità e capacità. Oggi la tecnologia offre a queste persone e ai professionisti della salute psicologica di potersi incontrare in modo proficuo, comodo e sicuro.

Grazie al web, persone che prima non avevano accesso alla psicoterapia o che avrebbero avuto bisogno di uno specialista a domicilio, cosa non sempre fattibile e non sempre alla portata di tutti economicamente, possono adesso usufruirne in modo comodo e semplice. 

 

Lo psicologo online può essere inoltre vantaggioso per chi già è impegnato in un percorso terapeutico ma frequentemente deve spostarsi altrove per lavoro o per altri motivi. 

Se in passato una vita di continui spostamenti avrebbe potuto far desistere una persona dal ricercare un aiuto psicologico o, in ogni caso, avrebbe potuto compromettere la continuità terapeutica a causa delle frequenti assenze, oggi questo genere di ostacoli possono essere facilmente superati attraverso un’app per videochiamate sul cellulare o un software sul proprio notebook. 

 

Un altro caso in cui le tecnologie come Skype o Whatsapp possono essere di grande aiuto, riguarda le persone – in costante crescita – che risiedono in un altro Paese ma che non hanno la possibilità di trovare uno psicologo che parli la loro lingua oppure che non si sentono a loro agio all’idea di intraprendere un percorso di cura centrato sulla relazione terapeutica nel quale affrontare temi personali o intimi in una lingua che non è la loro. D’altronde, è necessaria una notevole padronanza di una lingua per esprimere o cogliere sfumature e sottigliezze tipiche di un discorso personale che, se comunicate in un idioma diverso dal proprio, finiscono per perdersi. Il rischio è dunque quello di una reciproca incomprensione proprio in un ambito nel quale la comunicazione è praticamente tutto. 

 

Quali sono i contro della psicoterapia a distanza via Skype?

In realtà, quando il lavoro è effettuato da un professionista serio, qualificato e attento alla relazione, non ci sono veri e propri contro nell’utilizzo della tecnologia come mezzo per ampliare le possibilità della cura psicologica. Indubbiamente la letteratura e diversi colleghi avanzano alcune riserve, legate per esempio al fatto che l’interazione online sarebbe, di per sé, meno profonda, meno ricca e meno complessa in termini cognitivi ed emotivi.

Si tratta per lo più di un pregiudizio che origina da una discreta ignoranza dei mezzi tecnologici e da una scarsa pratica di essi. Non c’è dubbio che la relazione terapeutica online e quella offline abbiano caratteristiche differenti e, in alcuni casi, anche notevolmente differenti, ma questa diversità non implica minore impatto o efficacia. Addirittura, alcuni degli elementi critici rilevati nella relazione psicologica online finiscono per diventare un punto di forza.

Ad esempio, la minore inibizione, tipica delle interazioni online, può essere un elemento che facilita l’apertura ad una maggiore e più autentica condivisione, oppure la sensazione di un controllo maggiore dell’interazione, facilitata dalla effettiva distanza, può permettere un’intensificazione della relazione terapeutica, cioè il paziente può tendere ad aprirsi più velocemente e in modo più veritiero di quanto non farebbe in un percorso offline di tipo tradizionale.

Oltre a ciò, vengono spesso invocati a sfavore delle terapie su Skype o su Whatsapp tutti i problemi tecnici che possono interferire con la qualità e la continuità della comunicazione: rigidità nell’inquadratura della webcam o, al contrario, una cam senza adeguato supporto e in continuo movimento, problemi di connessione, che potrebbe a volte saltare spesso o, ancora, elementi di varia natura che possono compromettere la qualità dell’immagine e del suono. 

È innegabile che, in determinate circostanze, l’instabilità delle connessioni e il ritardo nella predisposizione di infrastrutture adeguate, perlomeno in alcuni paesi, possono incidere sulla qualità dell’interazione online. 

Tuttavia, ci sono anche molti altri fattori, tipici invece della vita offline, che possono ugualmente incidere sulla relazione terapeutica, spesso anche in modo importante (si pensi ai trasferimenti di studio o di residenza del terapeuta, a viaggi o trasferte del paziente o del professionista, difficoltà negli spostamenti, ritardi, disturbi o interferenze ambientali di vario genere, etc.) ma sui quali non è mai stato sviluppato un dibattito così critico e ricco come nel caso dei limiti ed ostacoli della psicoterapia online. 

 

In altre parole, ogni contesto terapeutico ha, in psicologia, i suoi pro e i suoi contro. Punti di forza e di debolezza non sono facilmente definibili a priori, ma dipendono da un gran numero di variabili, non tutte prevedibili e controllabili. 

Certamente però, problemi tecnici a parte, la consulenza o la psicoterapia a distanza possono essere strumenti validi ed efficaci e, in ogni caso, parte integrante di un percorso terapeutico già in atto. Altre volte, sono strumenti indispensabili, come per i casi di cui si è scritto sopra di persone impossibilitate anche dal proprio disagio a recarsi in uno studio. Proprio in questi casi, grazie al web, si può costruire un rapporto di fiducia necessario per poi portare la persona ad uscire finalmente di casa.

La tecnologia ha rivoluzionato, negli ultimi 20 anni, il nostro modo di vivere e di stare in relazione gli uni con gli altri. Questa profonda e radicale trasformazione non è stata ancora del tutto accettata, compresa e padroneggiata, soprattutto da alcune categorie e da alcuni ambiti professionali. Tuttavia, nonostante resistenze e criticità, sono proprio i pazienti che chiedono e reclamano un adeguamento ai tempi e ai modi della contemporaneità che non può essere ignorato o ulteriormente rimandato. La tecnologia offre potenzialità enormi al lavoro di cura psicologico, permettendo di raggiungere sempre più persone, in ogni luogo del mondo e con modalità a volte più efficaci ed efficienti di quelle tradizionali.