Psicologo Psicoterapeuta Cagliari, San Gavino Monreale e Sanluri

Le conseguenze psicologiche della precarizzazione del lavoro

Gli ultimi dati Istat confermano la tesi secondo la quale, la disoccupazione in Sardegna è in diminuzione, anche se dal mio punto di vista, la situazione non migliora nel complesso: è sempre maggiore il numero dei lavoratori precari e sempre minore quello di coloro che riescono a trovare una occupazione stabile a tempo indeterminato. Di conseguenza in una visione complessiva, l’andamento statistico della ricerca produce effetti significativi a sostegno dell’ipotesi, ma a livello qualitativo del dato, probabilmente vi è da interpretare la nascita di una crescente precarizzazione del lavoro, che “sballa” le statistiche sul lavoro. La situazione più grave dei disoccupati in Sardegna è quella rappresentata da tutti quei ragazzi appartenenti alla  fascia d’età compresa tra i 19 e i 30 anni, che prova ad affacciarsi per la prima volta nel mondo del lavoro. I più penalizzati sembrano essere coloro che escono da un percorso superiore o universitario. Paradossalmente, oggi il mercato del lavoro è sempre più alla ricerca di figure operative, di medio basso livello di istruzione (operai, personale agricolo, elettricisti, idraulici, muratori etc.) e sempre meno di professionisti con elevati livelli di istruzione. Le figure di medio alto livello sono meno ricercate e quelle che vengono richieste appartengono a settori produttivi molto specifici.

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